nouveau réalisme


La folgorante scoperta del blu di Yves Klein da parte di Giancarlo Olgiati durante un soggiorno a Düsseldorf nei primi anni Sessanta dà avvio al suo profondo interesse verso uno dei movimenti fondanti della Collezione, il Nouveau réalisme, il cui manifesto viene firmato nel 1960 a Milano da un gruppo di artisti coordinati dal critico Pierre Restany: Arman, Francois Dufrêne, Raymond Hains, Yves Klein, Martial Raysse, Daniel Spoerri, Jean Tinguely e Jacques de la Villeglé, ai quali si aggiungono in seguito i nomi di César, Christo, Mimmo Rotella, Niki de Saint Phalle e Gerard Deschamps, tra gli altri. Il movimento si distingue per l’utilizzo di materiali e immagini prelevati dalla quotidianità ed elevati a nuova materia artistica, oltre a proporre una riflessione sull’oggetto attraverso la sua decontestualizzazione. Tra le opere presenti in Collezione troviamo esempi tra i più significativi delle accumulazioni di Arman, con il quale l’avvocato Olgiati stringerà una duratura amicizia, unitamente alle compressioni di César, gli assemblages di Spoerri, le Eponges di Klein, le sculture “méta-matics” di Tinguely, gli impacchettamenti di Christo, i décollages di Dufrêne, Hains e Rotella.




Les Arman
Christo
Yves Klein
Martial Raysse
Jean Tinguely
Mimmo Rotella