arte italiana anni ’50 – ’70


L’interesse verso l’astrazione ha guidato fin dal principio le scelte collezionistiche dei coniugi Giancarlo e Danna Olgiati, orientando la loro attenzione verso la ricerca artistica italiana dei primi due decenni del dopoguerra. Nel periodo compreso tra gli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Settanta in tutta Europa gli artisti si interrogano sulla possibilità di rappresentare ancora un mondo devastato a seguito della distruzione e delle sofferenze operate dai conflitti mondiali. Nel panorama italiano emergono diverse tendenze di matrice astrattista che rappresentano un fondamentale momento di congiunzione tra le avanguardie storiche di inizio Novecento e l’arte contemporanea: dallo spazialismo di Lucio Fontana, il cui percorso creativo trova un diretto riferimento nel lavoro di Yves Klein, all’Arte informale di Alberto Burri ed Emilio Vedova, dal gruppo Forma con Carla Accardi insieme a Pietro Consagra e Piero Dorazio alla Pop art italiana con gli artisti della Scuola di Piazza del Popolo (Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano), fino all’azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente realizzato da Enrico Castellani e Piero Manzoni, la Collezione Olgiati vanta opere tra le più rappresentative.










